I SAGGI ALLA FIAMMA

-I Saggi Alla Fiamma-

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  Abstract :

Nell’articolo seguente, parleremo dei “Saggi alla fiamma”, una tecnica che permette di individuare determinate sostanze in alcuni materiali chimici, per esempio i sali.

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  Obiettivo :

Verificare il colore caratteristico dei vari campioni (sali) e saperli riconoscere.

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  Parte teorica :

I “Saggi alla fiamma” è una particolare tecnica che permette di indicare la presenza di determinate sostanze (solitamente ioni) in alcuni materiali chimici, grazie al loro riscaldamento tramite la fiamma che si colora perché gli elettroni passano da un livello all'altro sprigionando energia. Ogni materiale chimico ha un colore diverso dagli altri.

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=ESPERIMENTO=

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  Strumenti :

1.               Becco Bunsen

2.               Filo in nichel-cromo

3.               Fiammiferi

4.               Vetrini da orologio

5.               Acido cloridrico (HCl)

6.               Cucchiaio-spatola

7.               NaCl (cloruro di sodio)

8.               CaCl2 (cloruro di calcio)

9.               SrCl2 (cloruro di stronzio)

10.          Ki (ioduro di potassio)

11.          CuSO4 (solfato di rame)

12.          LiCl2 (cloruro di litio)

13.          BaCl2 (cloruro di bario)

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  Procedimento :

Accendiamo il Becco Bunsen con un fiammifero e versiamo l’acido cloridrico nel vetrino da orologio. Con il filo di nichel-cromo accertiamoci che la sua punta sia pulita; per farlo si deve bagnare l’estremità del filo nell’ HCl e poi metterla sulla fiamma: se quest’ultimo non avrà un colore diverso da quello che ha, significa che la punta è pulita, invece, se cambierà colore, la punta sarà sporca. Successivamente, con il filo di nichel-cromo pulito, prendiamo  un granello di un campione e lo spostiamo sulla fiamma. Bisogna annotare il colore che osserviamo in un quaderno degli appunti (Es. BaCl2 = verde). Dopo aver concluso l’osservazione, ripuliamo la punta del filo sempre nell’ HCl aiutandoci anche con la spatola se il filo si curva, o con il cucchiaio per togliere gli ultimi residui del campione. Ripetere la stessa procedura con tutti i sali disponibili.

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  Conclusione :

Ad esperimento concluso si è in grado di  riconoscere i vari campioni dati in base al colore :

NaCl = Giallo

CaCl = Rosso-arancio

SrCl = Rosso cardinale

Ki = Viola

CuSO4 = Verde-azzurro

LiCl2 = Rosso carminio

BaCl2 = Verde

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I diversi colori dipendono dalle lunghezze d'onda emesse dagli atomi degli elementi.

Quando si fornisce energia sotto forma di calore, come la fiamma, gli elettroni,

per il modello di Bohr, salgono di livello energetico (stato eccitato), poi dopo un tempo breve

tornano al livello energetico fondamentale,

emettendo energia sotto forma di radiazioni elettromagnetiche, percepite dall'occhio come

radiazione visibile (colore della fiamma).

Questa radiazione è tanto più visibile quanto più sono volatili i composti”.

Ogni metallo presenta una sua caratteristica colorazione e questo permette di individuarne la presenza in un miscuglio incognito.

I colori alla fiamma dei metalli trovano applicazione nell’arte pirotecnica. Ai salti elettronici sono dovuti i magnifici colori dei fuochi di artificio!

 

 

Luca Giarrusso, 1a CTG